Dopo il successo ottenuto dal progetto pilota “Spazio d’ascolto”
è in partenza Dire, fare, viaggiare: per e con i ragazzi Cornelia mild
Dopo il successo ottenuto dal progetto pilota “Spazio d’ascolto” è in partenza Dire, fare, viaggiare: per e con i ragazzi Cornelia mild
Un breve riepilogo delle “puntate precedenti”:
il progetto pilota Spazio d’ascolto
Nel marzo 2023 ha avuto inizio un progetto sperimentale pensato dall’Associazione Cornelia de Lange al fine di favorire la socializzazione in persone cdl con forma mild.
Essendo, appunto, un progetto nuovo e in fase di sperimentazione, sono stati scelti 5 partecipanti.
L’idea generale era quella di trovare degli spazi di aggregazione e reciproco confronto che dessero ai partecipanti la possibilità di “aprirsi” e trovare ascolto rispetto all’emersione di criticità, limiti e potenzialità legate alla fase di crescita e di consapevolezza della sindrome.
A ragione di ciò il progetto ha preso il nome di “Spazio di ascolto”.
Fin da subito sono emersi 2 aspetti di fondamentale importanza. Da una parte la voglia e la necessità dei partecipanti di esprimere la visione di sé stessi rispetto ad una quotidianità extra familiare in cui tale visione è spesso presa poco in considerazione. Dall’altra parte, le alte potenzialità personali, gestionali e domestiche.
Questi 2 aspetti hanno creato automaticamente il filo conduttore del progetto: gli incontri on line sarebbero stati di “programmazione”, quelli in presenza gite organizzate dai “ragazzi”, durante le quali ci si ritagliava un momento di confronto.
I partecipanti (da Bergamo, Lecco, Vicenza, Milano, Padova) sono stati stimolati alla autonomia nei trasporti: ognuno pensava al raggiungimento in treno del punto di incontro.
Oltre a ciò, si pianificava per tempo come gestire il tempo della gita (percorsi e visite).
Il pranzo durante le uscite è sempre stato vissuto come “sacrosanto” riposo, ma, soprattutto, momento in cui le idee erano ben disposte per il confronto… E sono emerse tematiche importantissime: la consapevolezza di sé, capire insieme come rapportarsi con la sindrome, cosa siano l amicizia e l affettività, quali aspettative rispetto alla vita autonoma.
Il loro grande sforzo e piacere nel mettersi in gioco in questo confronto ci ha portato ad accrescere sicuramente l’autostima personale, sia in termini di competenze (per alcuni era la prima volta di un viaggio in treno in autonomia!) sia di percezione nella vita quotidiana come soggetti con una propria identità di valore, capace di affermarsi in relazione alle proprie capacità.
Questo percorso mi è piaciuto molto, mi ha fatto uscire di casa perché di solito oltre al lavoro a parte qualche uscita con amiche ero sempre a casa, poi è stato un modo per ritrovarmi con Irene, Chiara e Niccolò ed è stato un percorso molto interessante... e mi sono divertita visitare posti nuovi o andare nei posti già conosciuti con la compagnia poi ho imparato prendere il treno che prima non lo prendevo mai da sola - Isabella -
Questa per me è stata un esperienza magnifica mi sono divertita moltissimo ed è un esperienza da fare assolutamente la consiglio a tutti a coloro che vorrebbero provarla mi ha aiutato moltissimo su tutti i punti di vista sia emotivo che di autonomia
– Chiara –
Questa esperienza di trovarci e stare tutti insieme a divertirci, visitare dei posti nuovi per mettere alla prova le nostre autonomie é stata una bella idea!!
Spero che questa avventura possa continuare
– Irene –
Da tutto ciò emerge un’ultima proposta proprio dai ragazzi: organizzare un soggiorno di autonomia per sperimentarsi come gruppo e nelle capacità. L’occasione combacia con un progetto in capo alla “rosa amara” di Cascina (Pisa), che ci offre ospitalità per 2 giorni presso una residenza usata dalla stessa associazione per attività e brevi soggiorni.
Per evitare eccessive stanchezze del viaggio, decidiamo di aggiungere una notte, presso l’appartamento dell’associazione Williams di Milano, dove i ragazzi arrivano con la ormai consolidata autonomia negli spostamenti.
Qui inizia una nuova avventura, fatta di condivisione, collaborazione e relazione. Gli atti della vita quotidiana (dalla organizzazione dei letti, degli spazi, alla scelta e preparazione del menù e alla gestione personale) compongono passi importanti in un cammino di autonomia.
E una volta giunti a Cascina, a questi si è poi aggiunta la bellezza del posto e la calorosa accoglienza di Elena Meucci (la responsabile) che insieme al gruppo della associazione ci ha fatto da guida tra le bellezze di Pisa.
Una esperienza breve … Ma sufficiente per capire che è questo ciò che ci serve: condivisione e autonomia.