Incontro territoriale nel Lazio

24 novembre 2024 a Roma
presso la Parrocchia S. Bernardo da Chiaravalle

Il 24 novembre 2024, a Roma, un gruppo di famiglie si incontra per iniziare a stendere il “Progetto di un racconto” perchè “quando le storie contano”, non si può perdere tempo.

L’incontro si è svolto in due momenti distinti, il primo dedicato alle famiglie con bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 11 anni e il secondo dedicato a famiglie con ragazzi e adulti dai 12 anni in poi.
L’obiettivo principale del gruppo è stato quello di conoscersi e di fare rete e con l’occasione, guidati da un tecnico, di mettere sul tavolo alcune delle tematiche care alla quotidianità di una famiglia con bambini, ragazzi e adulti con disabilità. I gruppi sono partiti da alcune domande a cui si è cercato di dare delle risposte.

GRUPPO JUNIOR

Di cosa abbiamo bisogno?

Prevalentemente di strumenti per costruire l’autonomia dei nostri figli.
Primo aspetto che emerge è la ricerca di percorsi che abilitino i bambini/ragazzi a crescere il più autonomi possibili in previsione del loro futuro. Secondo aspetto che emerge è la necessità di trovare percorsi che siano il più affini possibili alle caratteristiche dei figli così che possano costruirsi “IL LORO SENTIERO”. Terzo aspetto che emerge è l’orientamento verso il “dopo di noi” che, data l’età dei figli, deve inevitabilmente passare dal “durante noi”.  A questo proposito si condividono temi come l’inclusione con i pari e l’importanza di formare insegnanti sempre più tecnici e specializzati ad affrontare le molteplici complessità che emergono quando in classe c’è un bambino disabile.
Come accenno, si introduce il delicato tema dei fratelli e del loro ruolo futuro.

Cosa siamo qui a fare oggi?

La maggior parte del gruppo manifesta piacere nella scoperta dell’Associazione e quindi di non sentirsi più soli nell’affrontare le problematiche legate alle prime fasi del ciclo della vita dei loro figli. Parallelamente emerge il timore di conoscere quella parte delle esperienze altrui che sono legati alla complessità, ai disturbi del comportamento, alle criticità cliniche, ovvero a tutto ciò che “potrebbe” arrivare e di cui ancora non si conoscono le manifestazioni.

Cosa ci aspettiamo?

Il gruppo si aspetta un supporto da questo lavoro, la nascita di una rete forte e compatta, sulla quale appoggiarsi e nella quale trovare risposte, aiuti, input e comprensione.

GRUPPO SENIOR

Di cosa abbiamo bisogno?

Prevalentemente di un luogo dove scambiarsi esperienze, dove condividere le fatiche e trovare nuove strategie di intervento.
Emergono le fatiche di alcune famiglie nella gestione dei comportamenti problematici e nel pensare a soluzioni “oltre noi”. Emergono anche le fatiche proprie dei servizi non sempre presenti e preparati nelle diverse regioni/zone territoriali.

Cosa siamo qui a fare oggi?

Il gruppo tenta di fare il punto della propria situazione condividendola con le altre famiglie per trovare supporto.

Cosa ci aspettiamo?

Il gruppo cerca ancora risposte, chiede supporto tecnico nelle situazioni più complesse (es. disturbi del comportamento), necessità di maggiore aiuto sul proprio territorio.